La figura di riferimento di Monica Vitti è il must have per il prossimo inverno di Elisabetta Franchi che porta in sfilata una donna più decisa e grintosa,  quella degli anni settanta. La femminilità è riportata in primo piano in versione ironica ed astuta, ma come la sua musa ispiratrice, è moderna e carismatica.  La donna di Elisabetta Franchi è capace di parlare con leggerezza perché ha l’intelligenza per farlo , ma la sua profondità di spirito rimane visibile.

Il punto di forza della collezione sono i colori! Avvolgenti e caldi, gli abiti sono arricchiti da calze di color rosso , giallo o blu, indossati con sandali tono su tono o che ne esaltano il contrasto . Gli stivali di pelle , vernice o camoscio danzano insieme a minigonne che danno sfogo ad una donna che,con molta eleganza, vuole urlare la sua totale indipendenza.

Il gusto Seventies fa da padrone di casa nelle tonalità del gianduia o della carta da zucchero che vanno a mescolarsi a loro volta con il colore petrolio su pantaloni a palazzo o abiti del colore del mosto. L’ocra è un’altra tonalità affascinante che si alterna con il lampone.

“La mia bambina”, la versione Mini-Me di Elisabetta Franchi è in passerella in tre versioni diverse, nei colori petrolio , carta da zucchero e gianduia . La mamma e la bambina camminano mano nella mano con abiti plissettati e ornati di pallettes, fiocchi rivisitati e gonne a tulle con maglioni intrecciati a collo alto.

La donna di Elisabetta Franchi vuole avere una silhouette sempre ben visibile grazie a cinture strette in vita su  abiti chemisier o a bluse luccicanti; il tocco finale è la bag  portata sempre su una spalla o al massino con una mano .

L’appello in difesa dei cani randagi chiude la sfilata:  il messaggio denuncia è chiaro e diretto al Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, perché ci sia una risoluzione immediata ad un problema che non ha senso di esistere .

English

The reference figure of Monica Vitti is Elisabetta Franchi’s must-have for next winter that brings a more determined and gritty woman to the show, that of the seventies. Femininity is brought to the fore in an ironic and clever version, but like its inspirational soul, it is modern and charismatic. Elisabetta Franchi’s woman is able to speak lightly because she has the intelligence to do it, but her depth of spirit remains visible. The strong point of the collection are the colors! Enveloping and warm, the dresses are enriched with red, yellow or blue socks, worn with tone-on-tone sandals or enhancing the contrast.The boots in leather, patent leather or suede dance with miniskirts that give vent to a woman who, with great elegance, wants to scream her total independence. The taste Seventies is the master in the shades of gianduia or the sugar paper that going to mix with the oil color on palazzo pants. The ocher is another fascinating shade that alternates with the raspberry. “La mia bambina“, the Mini-Me version of Elisabetta Franchi is on the catwalk in three different versions, in the colors oil, sugar paper and gianduia. The mother and the child walk hand in hand with pleated dresses and decorated with pallet-tes, revisited bows and tulle skirts with turtleneck sweaters. Elisabetta Franchi’s woman wants to have a silhouette that is always visible thanks to tight belts at waist on chemisier dresses or shiny blouses; the final touch is the bag, always carried on one shoulder or at most with one hand. The appeal in defense of stray dogs closes the parade: the message of denunciation is clear and is directed to Nello Musumeci, the President of the Sicily Region, because there is an immediate resolution to a problem that does not make sense to exist.