Monia Uliana una mamma che ha bisogno di noi… /Monia Uliana a mom who needs us ..
Buongiorno amici, oggi sono seria! Infondo questo è il mio mondo, il mio semplice, piccolo e grande blog che racchiudo chi sono a 360 gradi … Il mio diario che condivido con voi, perché possiedo
Buongiorno amici, oggi sono seria! Infondo questo è il mio mondo, il mio semplice, piccolo e grande blog che racchiudo chi sono a 360 gradi … Il mio diario che condivido con voi, perché possiedo molteplici aspetti, mi appartengono più dimensioni, da quella più leggera a quella più profonda e incredibilmente sensibile… quest’ultima la seconda la riservo solo alle persone che amo e la “uso” nel mio lavoro sotto forma di creatività … Ma oggi non posso non parlarvi di un argomento che mi tocca molto. Ricevo ogni giorno tantissime vostre mail, commenti, la maggior parte sono veloci e complimenti, vi ringrazio perché non ho mai ricevuto nulla di negativo! Mai un commento cattivo, mai! Grazie… ma poi, dicevo, ci sono anche le vostre mail, quelle in cui vi affidate a me come fossi il vostro psicologo e mi raccontate di voi, dei vostri problemi, paure e mi chiedete aiuto … La maggior parte di voi mi chiede di poter lavorare per me nel mio blog perché come me amate scrivere (e io vi devo rispondere che il mio blog è formato da un team che non cambierei mai e che per il momento non cerco persone in più); altri mi chiedono, considerate le mie molteplici conoscenze se posso aiutarvi a essere inseriti da qualche parte e ovviamente la questione è sempre la stessa: avete bisogno di un posto di lavoro! Tra la tante mail ne ho scelta una. Lei è una ragazza di Padova, ha una storia personale incredibile e come tanti di voi ha bisogno di un lavoro. Le ho concesso un’intervista per poterle dare un po’ di visibilità e spero che qualcuno di voi la possa contattare perché se credo che veniamo al mondo in primis per aiutarci uno con l’altro,qualcuno per lei deve esserci … e ricordatevi che anche se oggi le cose vi vanno alla grande, la vita è una ruota che gira e che un domani potreste essere voi ad aver bisogno di aiuto … AIUTIAMOLA!
Intanto ti ringrazio per avermi raccontato la tua storia …
Non è facile raccontare la propria storia. Perché una vita è fatta di molti avvenimenti, ricordi, delusioni, sconfitte, vittorie, dolori, gioie e molto altro ma sono una persona che accetta sempre le sfide. E quindi ho accettato dopo la mia e-mail di essere intervistata da te.
Mi chiamo Monia Uliana e ho 25 anni. 25 anni che sembrano però un bagaglio di 50 anni di vita… almeno è cosi che mi sento.
Da dove vuoi iniziare?
Beh, dall’ inizio: non ho mai avuto una vita facile e fin da bambina, sembra che la vita si diverta a darmi ostacoli da superare e io ogni volta devo trovare la forza per superarli e devo dire che finora sono riuscita a saltarli tutti e tutto ciò mi ha formato molto e mi ritengo una persona molto forte. Ma essere forte non significa che tutto sia facile, molti credono che perché sei forte e hai superato mille dolori allora non ti serve una spalla ma spesso questa viene a mancare: la mia infanzia non è stata delle migliori tra problemi economici e la mancanza di un padre per molti anni perché stava scontando la sua pena in carcere. Devo dire però che ho avuto e ho tuttora fortunatamente una madre eccezionale, che ha cresciuto da sola senza chiedere niente a nessuno due figli. Il suo esempio e la sua forza credo siano davvero la benzina della mia vita.
Fino ai tuoi 18 quando sembra esserci uno spiraglio di luce….
Già, arrivano anche per me i tanto attesi 18 anni per poi capire che la vita è sempre lì che ti attende per metterti alla prova….
Di cosa stai parlando? (Respira piano e continua il suo racconto)
Mancavano tre giorni al mio esame di maturità, i miei pensieri in quei giorni erano solo studiare e cercare di fare il massimo negli esami per poter prendere finalmente questo diploma come perito turistico… ma un suono del campanello in piena notte cambia per sempre la mia vita: mio fratello aveva avuto un brutto incidente, non si sapevano ancora le sue condizioni, si sapeva solo che uno dei 4 in macchina era morto.Ricordo ancora il tragitto in macchina fino all’ ospedale, se chiudo gli occhi vedo ancora io, mia madre e mio padre che entriamo nella stanza in ospedale in cui c’è un dottore che ci dice che la persona arrivata non aveva documenti con sé e che comunque era deceduta… ma doveva essere riconosciuta ovviamente non avendo documenti d’ identità.. mia madre come sempre fu la persona più forte al mondo.. ricordo perfettamente la sua figura che entrava nella stanza per vedere se era lui o no, ricordo la mia speranza che si sbagliassero, mio fratello non poteva essere morto, aveva solo 26 anni… poi ecco ricordo nuovamente la sua figura uscire dalla stanza e dire: sì, è lui. Il mondo è crollato. Non ci sono parole per descrivere un lutto del genere, tutta la vita, il destino ti sembrano completamente diversi, rivedi tutto, tutte le cose della tua vita cambiano di posto, niente è e sarà come prima di quel maledetto 15 giugno 2008.
Terribile …
E il 18 giugno 2008 mi ritrovo ad alzarmi e a dover fare gli esami di maturità… ricordo ancora la sensazione che avevo quando ero seduta tra i banchi e guardavo i miei compagni finché aspettavamo iniziasse l’esame…li guardavo, li vedevo sorridere, parlare della paura dell’ esame e mi dicevo “ma come è possibile, mio fratello è morto, per me il mondo è completamente cambiato ma in realtà lo stesso mondo non se n’è nemmeno accorto… ho cominciato a rendermi conto di molte cose e a dare alla vita un valore del tutto diverso. Comunque faccio gli esami, anche se non al meglio perché tutti i voti che alla fine ottengo nelle varie prove sono al di sotto delle mie possibilità e completamente diversi rispetto ai risultati che avevo avuto nelle prove precedenti… ottengo comunque un voto finale pari a 85 che è comunque soddisfacente.
Sei stata veramente in gamba! E da lì dovevi ricominciare tutto …
Infatti, una volta preso il diploma dovevo prendere in mano la mia vita e farne qualcosa… la mia aspirazione era l’ università… avevo due passioni: lo sport e scrivere. Ho sempre praticato atletica leggera a livello agonistico con buoni risultati anche. Lo sport mi ha salvato perché mi ha dato un rigore di vita sano, principi veri e valori molto rispettabili.
Ma?
La vita aveva in riserbo per me ancora sorprese… conosco un ragazzo… o meglio un uomo perché aveva 15 anni più di me, me ne innamoro perdutamente e dopo un mese scopro di aspettare un bambino. C’è chi lo ha chiamato errore, chi sciocchezza giovanile, chi in altri modi davvero irritanti … io l’ho chiamato da subito semplicemente mio figlio, la mia vita. Scelgo comunque di tenerlo, nonostante abbia tutto il mondo contro, inizialmente anche i miei genitori ma sento che non posso gettarlo via come tutti mi consigliano, è un bambino, il mio bambino, anche se non lo vedevo, sentivo che lui c’era, aveva un cuoricino minuscolo che già batteva. Tutti ovviamente sono scioccati, io, la ragazza perfetta con voti sempre alti a scuola, risultati ottimi nello sport, mai fumato, mai bevuto, mai fatto tardi, mai combinato neanche una marachella nella mia vita, ero rimasta incinta di una persona che conoscevo appena. Eppure era successo. Sicuramente il fatto che stavo elaborando il lutto di mio fratello ha voluto dire molto, avevo bisogno di una spalla, di conforto e in quel momento lui aveva saputo darmi quel calore che cercavo, darmi quel brivido che un po’ mi confortatava…
Che cosa hai deciso?
Ho lottato contro il mondo e decido di diventare madre e moglie. E dopo un po’ anche i miei genitori hanno abbassato l’ ascia da guerra e hanno capito che un figlio già l’ avevano perso e che non era il caso di perdere anche l’ unica rimasta. Dal momento in cui hanno abbassato l’ ascia da guerra devo dire che mi sono stati di grande aiuto e conforto, sia a livello affettivo che a livello pratico in quanto hanno deciso di restaurare la vecchia casa e farne cosi uscire due appartamenti indipendenti, uno per loro e uno per noi. Purtroppo però dopo due anni di matrimonio le cose cominciano andare male, molti problemi, incomprensioni…tanto che mi separo e resto a crescere mio figlio da sola. Fortunatamente possiedo una casa mia e i miei genitori al piano di sotto e questo mi ha molto aiutato in tutti i campi, morale, affettivo e pratico di gestione del piccolo con il lavoro.
Giovanissima a crescere un figlio….
Non è stato facile, e non lo è tuttora. Fare da padre e madre a volte è davvero stressante… a volte si ha bisogno di una pausa, di una boccata d’ aria ma si sa, dal momento in cui diventi genitore lo sei 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e 365 giorni all’ anno… farlo da sola poi è ancora più dura. Essere mamma è dura, essere una mamma single lo è di più e essere mamma single e ancora adolescente non ha pari. Ora ho 25 anni e mio figlio ha 6 anni e non nego che di anni me ne sento molti di più… direi che 35 – 40 anni me li sento tutti. Ho dovuto affrontare cose che molti nemmeno in tutta una vita devono affrontare ma non mi piango addosso, no per niente. Questo ha voluto la vita per me e comunque sia la vivo a pieni polmoni e traggo quello che di meglio può dare.
Cosa ti rende felice oggi?
Dopo tutto questo ho imparato ad amare le cose semplici: una prato verde, un bel sole e mio figlio che corre e gioca felice sotto un cielo limpido e azzurro e io non chiedo altro. Purtroppo però si deve anche mangiare, pagare le bollette, le tasse e i lavori sono sempre meno e precari.
Che cosa fai nella vita per vivere?
Ho 25 anni e ho provato tanti di quei lavori… ho fatto la baby sitter, ho dato ripetizioni, ho raccolto verdura nei campi, ho fatto pulizie presso alcune famiglie, ho lavorato al mercato vendendo piante e fiori, ho fatto l’articolista free lance per vari siti e blog, ho fatto la rappresentante, ho lavorato per un’ agenzia viaggi online, poi nuovamente mercato a vendere frutta e verdura, ho fatto la cameriera. Insomma pur di crescere mio figlio mi sono adattata a tutto ma è sempre più dura; i lavori sono sempre meno e sempre più precari. Io ho dentro di me un grande fuoco, una grande energia e sento che potrei e vorrei fare molto di più. Credo di avere davvero una forza dentro e questo nessuno lo capisce, sono stanca di porte in faccia, di “le faremo sapere”. Attualmente faccio pulizie presso due famiglie, faccio due mercati alla settimana di frutta e verdura e scrivo qualche articolo qua e là per qualche sito internet… insomma tiro avanti come posso ma non si può vivere cosi. Non si può vivere con l’ angoscia che ogni settimana non si sa se si lavora 4, 5 o 6 giorni, e se si ha la febbre non si è pagati, sapete quante volte sono andata a lavoro con 38 e più di febbre per la paura di perdere il posto o comunque perdere la paga giornaliera? Non si può.. dove è finita la valorizzazione della persona, il renderla soddisfatta della sua vita, del suo lavoro, renderla una persona realizzata?
Se dovessi davvero chiudere gli occhi ed esprimere un desiderio, oltre alla salute per mio figlio e la mia famiglia, chiederei di riuscire a realizzarmi come persona. Mi piacerebbe molto riuscire a fare l’ articolista free lance come professione stabile cosi da poter realizzarmi ed in più riuscire a gestire mio figlio e aiutarlo nella sua crescita, perché c’è poco da dire come cresce la mamma i propri figli non li cresce nessuno. Infondo non credo di chiedere molto… credo anche di meritarla un po’ di felicità e serenità. Ho affrontato tutto a testa alta e continuerò a farlo così come continuerò a lottare pur di riuscire a realizzare il mio sogno di essere una donna realizzata e madre allo stesso tempo. Tutte abbiamo il diritto di essere entrambe le cose. Le cose non vanno separate anche perché, ricordiamo bene, una donna realizzata è una donna in pace con se stessa e una donna in pace con se stessa è una donna serena.. a sua volta una donna serena è una donna felice e una donna felice non può che essere una mamma migliore.
Dite che sia così impossibile trovare a questa ragazza un posto fisso di lavoro? Contattate me, cercate lei nei social fate quello che volete, ma datele una mano, PLEASE !
Buona giornata
Good morning friends, today we are talking about something serious. This is my world: my simple, small and big blog which I fully pour myself into…the diary that allows me to share with you a lot of things, because I am a lot of things, a lot of dimensions, from the surface to the deepest and sensitive side of myself, which I mostly keep for the people I love and only let it out for my job as my creative side… but today, I feel the need to tell you about something that has really touched me. Every day I receive many and many Emails and comments from all of you, the biggest part of them are usually very brief and are mostly compliments. I want to thank you so much for everything, I never received any negative comment! Never, since my blog started…thank you! But besides that, like I said, I also receive a lot of Emails, in which you tell me things that you would only say to your psychologist and share with me your thoughts, your problems, your fears, looking for some advice from me… Most of you request to work with me for my blog because you love to write as much as I do, and my answer is always that behind my blog there’s a great team of people that I would never change and for now I don’t need any more people to work with me…some of you also write me to get some help from me and my many connection, and at the end of the day, the issue is always the same: you’re asking for a job because don’t have one! I picked out one Email from the many I have. It is from a girl who lives in Padova and her story is incredible and just like many of you, she needs a job too. I decided to interview her to give her the chance to stick out and I really hope someone out there will be able to contact her. I think we are all here to help each other…and we must keep in mind that, even if things for us are going great right now, life can turn any moment and tomorrow we could be the ones in need for some help, so LET’S HELP HER!
First of all, thank you for sharing your story with me…
It is not easy to share one’s story because life is made of many events, memories, disappointments, defeats, successes, pain, joy and a whole lot more. But I always accept every challenge, that’s why I agreed to be interviewed by you after my Email.
Would you like to introduce yourself?
My name is Monia Uliana and I am 25 years old. I’m 25, but it feels like I’m 50 for all the experiences I had…
Where would you like to start from?
Let’s start from the beginning: my life has never been happy and since I was little it seems like someone enjoys giving me a hard time, and every time I need to find the strength to try and overcome all the hurdles. So far I was always able to make it and this certainly made me a very strong person. But becoming stronger didn’t make everything easier, that’s what a lot of people think: if you’re strong and you went through a lot then you don’t need help anymore, but most of the times that’s absolutely not the case. My childhood didn’t go smoothly, due to financial problems and the lack of a father figure for many years, as he was in prison. But luckily I had, and I still have, an amazing mother, who raised two kids by herself, without ever asking for help. I think her strength, as well as following her example, are truly what make me go on in life.
That’s until you turn 18, when there seems to be a glimmer of hope…
Yes, I finally turned 18, the goal I had been waiting for! But only to find out that life is always there, ready to challenge you…
What do you mean? – she breaths slowly and keeps on with her story –
It was three day before my high school final exam, all I was thinking about during those days was studying and I was focused on doing my best in order to finally get my diploma as a tourist surveyor. But in the middle of the night the ring of the doorbell changed my life forever: my brother had a terrible accident, they still didn’t know what his conditions were, all they knew was that one of 4 people in the car had died. I still remember the drive to the hospital, when I close my eyes I still can see my mom, my dad and myself walking in that room, the doctor was there, he told us that the guy didn’t have any documents on him and that, by the way, he had passed away…but obviously, not having any documents, he needed to be identified… my mom, as usual, was the strongest person in the world, I remember her entering the room to look at the body, in my head I knew they were wrong, my brother couldn’t have been dead, he was only 26! But then my mom walked out: “yes, that’s him.” The world collapsed. No words can describe such a loss. Everything, your whole life, your destiny, everything seems so different when you look at it after something like that. Your perspective of things changes and everything gets redimensioned, and nothing could ever get back to normal after that cursed day, June 15 2008
That’s awful…
And…on June 18 2008, I have to get up, go to school and go through my final exam… I still remember the feeling I had as I was sitting at my desk, looking at my classmates waiting for the exam to begin… I was staring at them, I could see them chat, smile, talk about how scared they were of the upcoming test…and all I could think of was: “how can my brother be dead?”. My whole world had changed, but the world didn’t even notice… I started realizing a lot of things and life since then has had a totally different value for me. However, I do all my tests and finish the exam, even if it didn’t really go as expected: all my partial grades in the different classes were remarkably lower than what I was used to… but I still make it to a final grade of 85, which is still alright.
You really did a great job! And from then everything was going to begin…
That’s right, after graduating I wanted to grab my life and actually do something with it… what I really wanted to do was going to university. I had two passions in life: sport and writing. I have always done athletics on a competitive level and I also achieved some good results. I can say sport has saved me because it led me to a healthy life style and game me true and honest values.
But?
Life has something different in store for me, more surprises…I met a guy, or should I say a man, as it was years older than me. I deeply fell in love with him and after only one month I found out I was expecting a baby. Some people call it a mistake, some others say it’s just the result of the recklessness of youth, some describe it in a quite annoying way, I simply call it my son. My life. I decided to keep him, despite the whole world was attacking me, even my mom and dad at first. But I knew I could get rid of it like everyone kept telling me! It’s a baby, it’s my baby! And even if I couldn’t see him yet, I could feel he was there, his tiny little heart was already beating. Of course, everybody was shocked, me, the perfect diligent girl who never even got a bad grade in school and was always successful in sports, the girl who has never smoked, never drank, was never late and never gotten into trouble, I had fallen pregnant with a person I had just met. Certainly the fact that was still trying to accept the loss of my brother had a lot to do with it, I needed a friend, I needed someone to comfort me, and in that moment, he was the one who was able to give me what I was looking for, that chill that made me feel a little better…
What did you decide?
I fought against the world and I decided to become a mother, and a wife. And after a little while my mom and dad buried the hatchet as well because they understood they already lost one child and didn’t want to lose the only one left. From the moment we reconciled they have been a great support and comfort for me, both on the emotional level and on the practical one too: they decided to renovate their old house and they made two separate apartments out of it, one for them and one for us. Unfortunately though, after the first two years of marriage, things started going wrong, a lot of problems, a lot of misunderstandings…and that’s when we decide to split and I find myself raising my child on my own. Luckily I had my own house and my parents lived pretty much downstairs…these factors definitely helped out a lot, emotionally, practically and mostly in the management of the baby and the job.
So young and raising a child…
It was never easy, and it still isn’t. Being a mother and a father can be extremely stressful…sometimes you really need to take a break. But when you become a parent, you need to be a parent 24 hours a day, 7 days a week, all year long…and doing it all alone makes it ten times more difficult. Being a mom is really a tough task by itself, being a single mom is even tougher, being a single adolescent mom….well you can imagine what it feels like! Now I’m 25 years old and my son is 6 and I can honestly say I do feel much older than what I actually am… I would say at least 35 or 40! I had to go through things that most people out there don’t even see throughout their entire existence, but I don’t feel sorry for myself, not at all. This is what life had in store for me and no matter what happens I live my life fully, always trying to get the best out of it.
What makes you happy today?
After all this, I learnt to love the most simple things: a green field, warm sun and my son playing and running around cheerfully underneath a clear blue sky, that’s all I could ask for. But unfortunately we can’t just live like that, we also need to get ourselves something to eat and pay the bills, and nowadays jobs have become impossible to find and almost every job is temporary.
What do you do for a living?
I’m 25 and I have tried so many different jobs… I worked as a baby sitter, a tutor, a housekeeper, I picked up vegetables in a field, I worked at the local market selling flowers, freelance columnist for several websites, salesperson, online tour operator, then again at the market selling fruits and vegetables and waitress. I mean, in order to raise my child I had to adjust to pretty much everything but it gets harder and harder. I have a huge fire inside of me, a strong energy, and I feel like I could, and I would like to do a lot more. I really do think I have some sort of energy within, the problem is that nobody can see it, I am tired of looking at doors getting shut in my face. I am currently working as a housekeeper for two different families and two days a week I also work at the market selling fruits and vegetables, also I write some articles here and there for a few websites… I do what I can but I can’t live like this. I can’t live with the constant worry that, week by week, I don’t even know if I’ll be working 4, 5 or 6 days. Of course if I get sick I don’t get paid, I don’t even know how many times I went to work with a high fever and the fear of losing the job, or even just the daily paycheck. It’s impossible… where is the appreciation? Why can’t we all be happy of who we are, of the job we have and feel realized and successful?
Do you have a dream?
If I could really close my eyes and make a wish, besides wishing for my son to be always healthy, I would like to be a successful person. I would really like to be a freelance columnist as a permanent job so that I could feel satisfied and successful and take care of my son and help him in his path of growth at the same time. The truth is that only a mom can raise her children like a mom does. I am not asking for much…and I think I possibly deserve some happiness and serenity in my life. I faced everything with my head always held high and I will continue fighting to make my dream come true and finally be a successful woman and a successful mom as well. We all have the right to be both things. Being a mom and having a job should always go together because a satisfied woman is also serene, a serene woman is also happy and a happy woman can only be a better mother!
So, what do you think? Can we find a permanent job for this young woman?
Have a good day