Buon Lunedì a tutti…

La mia settimana è iniziata alle 4.30 di questa mattina, dopo che mia figlia, ha iniziato a urlare: “Papi, papi, papà!”. Già, lei urlava papà, come se in un anno e mezzo di vita fosse successo almeno una volta che suo padre si fosse alzato per andarla a calmare…Non importa. Scendo giù dal letto e a stenti arrivo nella sua cameretta, nel frattempo ha smesso di piangere e penso che si sia riaddormentata. Quando riesco a mettere a fuoco la scena, è da non crederci: Ginevra è in piedi sul suo lettino che ride. No! Com’è possibile che rida alle quattro della mattina? Cerco di parlarle: “Amore si fanno le nanne”. Lei mi guarda, tira su le braccia e fa no con il visino, e? Ride ancora! Le ripeto il concetto e cerco di stenderla dolcemente, ma lei risponde con una serie di urla che probabilmente anche Tarzan dalla foresta a quel punto le aveva sentite. Ve bene la prendo in braccio nuovamente e mi fa vedere con il ditino che vuole andare in salotto,  in quei momenti rimpiango l’allattamento, era molto più facile riaddormentarla. Decido di portarla in cucina per scaldarle un po’ di latte. Sembra felice e inizia a dire: “Latte, latte, latte”. Penso che abbia fame e mentre le sto chiudendo il cappuccio del biberon, la porto in salotto, dove lei si dirige dritta verso i suoi giochi e inizia a giocare allegramente. La chiamo facendole vedere che il latte è pronto, solitamente corre a prenderlo, nulla. Inizia invece a correre per la stanza e a spostare giochi come se fossero le quattro del pomeriggio. Decido di farle una camomilla, in quei momenti le pensi tutte, e di versarla sulla tazzina di Biancaneve che le piace tanto, funziona e si beve la sua “Lilla”. Tra un biberon lasciato a terra nemmeno considerato, una camomilla sparsa anche un po’ sul pigiamimo e giocatoli su tutto il tappeto erano arrivate le 5.30. Decido che era ora di finirla e di tornare a letto. Ginevra alla mia decisione risponde urlando nuovamente, ma poiché la coccolo nel nostro lettone, si riaddormenta abbastanza velocemente, dopo averci tirato qualche calcio. Questa è ormai una notte tipica nella mia casa da quando è nata lei. Ma se prima era il latte materno che la faceva svegliare perché ne richiedeva ancora oggi, sono i dentini che non la lasciano in pace. Da settembre a ora ne ha tagliati 4 e in questi giorni ne sta uscendo un altro. Ricordo che i primi, gli incisivi centrali inferiori, gli ha fatti a sette messi (era il mese di dicembre). Poi fino a giugno non ne sono più usciti. Fare i due dentini per lei è stata una sofferenza enorme. Gli incisivi centrali superiori addirittura, si sono visti a luglio e dopo tre giorni di 38 di febbre. I 4 incisivi laterali dopo un periodo di nervosismo incredibile e “scarire” come se piovesse, sono apparsi a settembre.

Ginevra già questo inverno indossava il braccialettino all’ambra, ma non facendo più denti non avevo compreso il suo effetto e poi un giorno se l’è tolto ed è andato perso chissà dove. Dopo questo periodo “colorato” chiamiamolo così, ho deciso di comprarle la collana. L’ho trovata dal mio giocattolaio di fiducia che vende tutti prodotti naturali a 16 euro. In realtà per rilassare mia figlia ci vorrebbe ben altro che l’ambra che, si dica abbia dei principi per calmare i piccoli e per questi usata dai tempi dei tempi, per la mia bimba mi servirebbe un rito Voodoo! Ma io, devo essere sincera, l’adoro così, anche se non dorme e non sta ferma mai. Il problema era il dolore che soffriva e dalla mia esperienza ho visto che con la collana il nuovo dentino, il primo molare inferiore, è molto meno fastidioso: nessuna linea di febbre o raffreddore. Ginevra è sempre un po’ agitata, ma non scoppia più improvvisamente, come spesso le capitava prima, in un pianto a dirotto. Personalmente la promuovo questa collanina, non credo alla magia, i bambini sono bambini e non è che si trasformano, ma sicuramente l’ambra le ha portato sollievo.