I’m woman, hear me roar
Buondì donne, auguri? Certo che no! Non ci penso nemmeno a farveli, la festa della donna è tutti i giorni, mica solo oggi! Però ricordo con un nodo allo stomaco quando mio padre, avevo 14
Buondì donne, auguri? Certo che no! Non ci penso nemmeno a farveli, la festa della donna è tutti i giorni, mica solo oggi! Però ricordo con un nodo allo stomaco quando mio padre, avevo 14 anni allora, per la prima volta mi portò a casa un mazzo di mimose e mi disse che io ero la sua donna. Mio padre, che uomo è stato per me … Ma devo essere sincera: questa è una festa che non capisco molto,probabilmente per il fatto che sono nata negli anni ottanta, all’ alba di un secolo dove la donna aveva già conquistato tutto. Noi, nate in questi anni non abbiamo di certo conosciuto il maschilismo o la dimensione d’inferiorità che le nostre antenate hanno subito. Sicuramente sarei stata una di quelle donne capaci di tutto per far rispettare i propri diritti e se è vero che esistono le vite passate, io devo essere stata assolutamente bruciata viva nel periodo delle streghe! Ho studiato tanto in passato e leggo moltissimo oggi per stare al passo con una società che ancora oggi comunque, vede l’uomo molto più acculturato e agevolato in tantissimi lavori e poi perché amo parlare e se non hai una tua personale istruzione, molte volte devi startene zitto. Amo dire la mia, anzi, amo avere sempre l’ultima parola perché ho imparato ad ascoltare prima. Dubito sarei stata capace di stare zitta in società che vedevano le donne come un essere inferiore. Noi che mandiamo avanti il mondo partorendo, noi che abbiamo la forza di un uragano, capaci di mille idee e con un creatività e sensibilità che ci appartengono, messe in un angolo per secoli?! Ci pensate? Noi che siamo in grado di fare mille cose in una volta sola, trattate come incapaci! Pazzesco … vorrei poter immaginare una cosa del genere solo centomila anni fa e invece, lo sapete che in Italia la donna ha il diritto al voto soltanto dal 1946? Ricordo quando alle superiori arrivò il momento di preparare la tesina per la maturità. Ci dissero che potevamo scegliere un tema a piacere ed io non ci pensai due volte: scelsi il femminismo e parlai delle Suffragette Inglesi e di come spaccarono le vetrine delle loro città per farsi sentire. Ah, come avrei voluto essere in mezzo a loro! Lo fecero per avere lo stesso diritto economico e politico degli uomini e per me Emmeline Pankhurs, una delle fondatrici del movimento, è sempre stata un mito! Riuscirono ad ottenere a gran voce il voto femminile nel 1928! Mentre l’8 marzo che cosa si ricorda? In molti dicono l’incendio avvenuto in una fabbrica il 25 marzo 1911 a New York, dove persero la vita 146 persone tra cui molte donne immigrate. In realtà non si sa esattamente se il ricordo va a loro oppure al movimento russo femminile che nel 1917 a San Pietroburgo scese in piazza con una grande manifestazione per chiedere la fine della prima guerra mondiale e con la loro grinta e le loro manifestazioni portarono al crollo dello zarismo. C’è molta confusione, perché il comunismo Russo, avvenuto successivamente e la seconda guerra mondiale, hanno fatto sì che si perdessero le reali motivazioni di questa ricorrenza. A me piace pensare che si possano ricordare tutti questi eventi insieme e se poi la donna ha o meno un giorno dedicato, per me cambia poco. Rimango dell’idea di non comprendere la ricorrenza, e poi aiuto: le donne, al giorno d’oggi, ne approfittano solo per uscire di casa e scatenare il lato peggiore di sé per festeggiarsi.Ho assistito a scene in alcune serate dell’8 marzo che temo che le mie care suffragette non avrebbero mai apprezzato! Diventare ridicole per festeggiare una ricorrenza mi sembra eccessivo! Comunque donne, in tutte le vostre dimensioni, vi adoro! … Baci.