Franco Pianegonda e i suoi gioielli per noi
Buongiorno a tutti! Oggi intraprenderò un percorso lungo e meraviglioso alla scoperta della mia fantastica città: Vicenza, la famosa città del Palladio, patrimonio dell’Unesco!Cuore di una provincia costellata di piccole e medie imprese trainanti nel
Buongiorno a tutti! Oggi intraprenderò un percorso lungo e meraviglioso alla scoperta della mia fantastica città: Vicenza, la famosa città del Palladio, patrimonio dell’Unesco!Cuore di una provincia costellata di piccole e medie imprese trainanti nel settore metalmeccanico,tessile e farmaceutico. Vi risiedono aziende di abbigliamento famose in tutto il mondo che producono marchi importanti che ci permettono di brillare all’estero. Una città che ad oggi, come tutte purtroppo, risente della crisi, ma con una grandissima volontà di riemergere e recuperare quel benessere che per anni ci ha contraddistinto. E un altro importantissimo settore è il nostro tratto distintivo: lo sapevate che Vicenza è la capitale mondiale dell’oro? Parto proprio da qui oggi, dall’intervista fatta al titolare e ideatore creativo di un marchio di gioielli molto famoso: Franco Pianegonda….
L’appuntamento per l’intervista era stato fissato venerdì 6 dicembre alle 17. Quando sono arrivata lui non c’era ancora. Mi sono guardata intorno perché nella sala d’attesa in cui mi trovavo la bellezza era davvero tanta!Devo essere sincera:è molto difficile sorprendermi, ma la Maison ha superato tutte le mie aspettative. E’un luogo incredibile!Un gioco di luce, gioielli e metalli preziosi con uno sfondo altrettanto prezioso: Piazza dei Signori e la Basilica.Non ho potuto che stare in silenzio, come una bambina incantata. Dopo dieci minuti è arrivato Franco, stanco dal suo ultimo viaggio a Dubai, ma con il sorriso tra le labbra. Lo guardo e dalla prima impressione deduco sia un uomo che negli anni ha assorbito tutto ciò che poteva assorbire dai molti paesi visitati. Si siede, sospira e si rilassa un istante, sorride ancora e mi dice: “ Scusami, a Dubai c’erano 30 gradi”. Capisco cosa intende e ricambio il sorriso, fuori ci saranno 2 gradi al massimo!
Inizia a parlarmi e mi racconta che sta aprendo un nuovo ufficio: “Sto valutando nuove opportunità, il mondo degli affari si è trasferito lì , è pazzesca Dubai, c’è un lusso sfrenato. Ieri sera ero fuori con alcuni amici e ci siamo messi ad osservare le automobili: la macchina media è la Bently!”. Mentre mi fa portare un caffè gli pongo la prima domanda, guardandomi intorno.
Chi ti ispira per ciò che crei?
Sorride nuovamente e mi dice: “Le donne e i loro valori sono sicuramente la mia prima fonte; sai, come uomo e te lo dico in tutta onestà, in confronto a voi donne mi sento piccolo. Quando una donna sa quello che vuole, sicuro che l’ottiene, non ci sono versi: a noi non resta che credere di aver deciso, ma la realtà e ben diversa. La sua forza è incredibile e oserei dire affascinante, in tutte le sue sfaccettature.
Chi è stata la tua prima fonte ispiratrice?
Sicuramente mia madre: una donna tenace che non molla mai. Ha un carattere straordinario che adoro!
Ci parli della tua famiglia?
Sto con Karina da 10 anni; mi ritengo un uomo molto fortunato nell’averla incontrata. L’ho conosciuta perché è venuta a lavorava nel mio ufficio a Miami. Si era appena laureata e trasferita dal Venezuela, dov’è nata e cresciuta. Ricordo che ero rientrato da un viaggio di lavoro pazzesco. Avevo fatto il giro del mondo in poche settimane, ero arrivato in ufficio distrutto e me l’hanno presentata così, al volo, ed io, così, al volo, sono rimasto a bocca aperta completamente ammaliato dalla sua bellezza … era senza dubbi la donna della mia vita. Oggi abbiamo due meravigliosi bambini e un giorno, alla fine del nostro percorso la sposerò anche.
Scusami, alla fine del vostro percorso?
Sì, credo che il matrimonio sia un punto di arrivo tra due persone, non un punto di partenza. Nessuno inizia un pranzo o una cena dal dolce, ci devono essere altre portate prima. Il dolce, che è la cosa più bella e buona, arriva sempre alla fine…ecco per me il matrimonio è come il dolce!
Dieci minuti dopo stiamo ancora disquisendo dei vari punti di vista che hanno gli uomini e le donne a proposito del matrimonio. Cerco poi di tagliare il discorso ridendo!
A proposito di punto di partenza, ci racconti il tuo?
Sono partito da zero. Ero un commesso in un negozio di abbigliamento con tanti sogni nel cassetto e tante ambizioni. Avevo voglia di creare qualcosa di grande e chissà, forse un giorno, tirando le somme, potrò dire di essere arrivato a raggiungere il mio obiettivo.
Vuoi raccontarci la tua storia ?
Nel 1994 ho fondato a Vicenza l’azienda Franco Pianegonda, in collaborazione con un piccolo gruppo di artisti addetti ai lavori, tra cui mia sorella Maria Luisa. E’una donna meravigliosa che ad oggi non lavora più con me, ma sta sviluppando un progetto di gioielli tutto suo che le sta dando belle soddisfazioni. E’ una persona veramente in gamba. Diciamo che il resto è storia: in pochi anni ci siamo espansi e abbiamo aperto boutique monomarca in tutto il mondo.
Qual è stata la tua forza?
In tutto ciò che faccio metto passione e amore. Siamo riusciti a distinguerci subito per la qualità dei materiali e per il design, unico per quei tempi. Le mie creazioni hanno subito colpito il pubblico straniero. Nel 2006 ho creato una linea pensata solo ed esclusivamente all’uomo, Character e nel 2009 è nata la linea bimbo, Franco P. Oserei dire belle soddisfazioni.
Lui sorride nuovamente ed io mi permetto di dirgli che la sua vita sembra perfetta.
No, magari lo fosse! Ho avuto anche delle belle batoste. Ad un certo punto della mia carriera qualcosa si è inceppato .C’è stato un momento in cui tante persone, in ambito lavorativo, mi davano per spacciato e quando dico ricominciare dico proprio ripartire da zero. Sai, in realtà, credo di dover proprio ringraziare quelle stesse persone che mi hanno chiuso la porta in faccia e dato un calcio nel sedere, perché sono stati proprio loro, paradossalmente, a darmi la forza di reagire e di trovare nuove spinte e obiettivi. Ovviamente devo fare un monumento anche a quelle che hanno creduto in me e mi sono sempre state vicino. Oggi mi considero un uomo completo e con i piedi ben piantati a terra, ma l’entusiasmo del ragazzo e commesso con tanti sogni nel cassetto non è mai scemato.
Dal marchio Franco Pianegonda rinasce la Maison Franco Pianegonda, com’è strutturata?
Da quest’anno abbiamo firmato un accordo di licenza con Morellato Group e da questa unione è nata Pianegonda Joy celebrate life: una linea grintosa e frizzante che va a coprire un target price dai 100 ai 600 euro e che va a soddisfare le più giovani. Io sono il direttore creativo della linea mentre la parte distributiva è affidata a Morellato. Poi c’è la linea Couture Franco Pianegonda, Enjoy all you are, creata e distribuita direttamente dalla Maison Franco Pianegonda , con gioielli posizionati in una fascia di prezzo che va dai 500 ai 5000 euro per le donne più mature.
Che differenza c’è tra i gioielli che vai a creare, oltre al prezzo?
La differenza è oggettiva: la prima linea è destinata alle ragazze di oggi, sognatrici e amanti del divertimento; stanno vivendo a pieno le gioie della vita e le nostre creazioni danno loro una certa personalità; la seconda, Enjoy all you are è disegnata per le donna con un carattere ben delineato e forte, che sanno cosa desiderano e sono giustamente consapevoli di avere tutte le capacità per farcela.
I tuoi gioielli dove sono venduti oggi?
Stiamo impostando nuovamente tutta la parte relativa alla distribuzione. Sorride nuovamente: hai presente la baguette di pane lunghissima con uno strato finissimo di nutella spalmata sopra? Ecco, noi vogliamo essere quello strato … vogliamo esserci un po’ ovunque e a giuste dosi. Stiamo lavorando in questo senso.
Ad un certo punto la nostra intervista viene interrotta da un suo cliente siciliano. Gli ha portato un dolce tipico: la cassata siciliana! Non c’è modo migliore per prenderci un break. Affinato dolcemente il palato, mi accompagna a vedere tutti gli uffici della Maison e mi spiega in ogni particolare com’è strutturato il tutto: vi lavorano 10 persone,ognuno ha la propria mansione e la propria scrivania.
Mi conduce poi in un’altra stanza che sembra quasi un museo per tutta la bellezza che vi regna. Mi indica la scrivania e mi dice sotto voce che per sua fortuna lì, lui ci sta seduto gran poco! Guardando dalla finestra Piazza dei Signori mi permetto l’ultima domanda … parlando, scherzando e mangiando sono passate due ore.
Per il 2014 che progetti avete?
I progetti sono sempre ambiziosi, io lo sono per natura l’avrai capito e il primo obiettivo è sicuramente portare la linea Franco Pianegonda nel mercato del lusso, attraverso collezioni interamente in oro, diamanti e pietre preziose.
Nel salutarci invita me e la mia famiglia ad un ricevimento: Friends&Family Christmans Brunch che si sarebbe tenuto domenica 15 dicembre, presso la Maison. Mi da anche il permesso a tornare nuovamente nel suo ufficio qualora ne avessi voglia. Domenica scorsa quindi io e la mia famiglia abbiamo partecipato a questo bellissimo evento, dove la mia piccola Ginevra , insieme ad altri bambini, ha passato la mattinata a colorare e disegnare: Franco crede molto nei giovani e nella loro potenzialità. Il nichylove ringrazia la Maison Franco Pianegonda per la gentilezza e disponibilità. Ovviamente vi terrò sempre aggiornati! Vi abbraccio forte.