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Tutti al Teatro Nazionale a vedere la Prima delle Avventure di Alice nel paese delle meraviglie

Sabato Ginevra ed io abbiamo vissuto un pomeriggio milanese molto intenso. Quanto lo sarebbe stato, l’abbiamo scoperto solo vivendolo.Siamo state invitate alla prima dello spettacolo teatrale “Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie”. Non

Sabato Ginevra ed io abbiamo vissuto un pomeriggio milanese molto intenso. Quanto lo sarebbe stato, l’abbiamo scoperto solo vivendolo.Siamo state invitate alla prima dello spettacolo teatrale “Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie”. Non sapevo esattamente se Ginevra sarebbe riuscita a stare attenta e seduta per tutta la messa in scena, ma l’idea di portarla al Teatro Nazionale a vedere uno spettacolo mi piaceva molto: amo l’idea di abituarla a tutto ciò che è la nostra cultura. dsc_5905Prima di entrare abbiamo fatto uno spuntino goloso con gli ormai famosissimi budini Muu Muu Frutta & Latte di cameo, esposti in un bellissimo banco all’entrata principale. Nel mentre, abbiamo incontrato anche altre mamme blogger con le loro bambine: Simona Mazzei con Fiammetta, Sabina Maffei Plozner con Costanza. Ci siamo salutate e poi siamo ci siamo recate ai nostri posti. Ad attenderci, c’erano già gli attori fermi sul palco e alle 15:30 in punto hanno dato il via allo spettacolo.Da spettatrici, è stato impossibile non lasciarsi condurre con attenzione e partecipazione, alla scoperta del nostro mondo più profondo. Se è vero che la favola di “Alice nel paese delle meraviglie”, scritta da Lewis Caroll nel 1865 e riprodotta poi dalla Walt Disney nel 1951 la conosciamo tutti, è anche vero che il viaggio/spettacolo di sabato pomeriggio è stato talmente emozionante e coinvolgente, da tenerci incollate alle nostre sedie. Senza dubbio divertente e con fini pedagogici, lo spettacolo si è posto l’obiettivo di insegnare principi importanti come quello di credere sempre in noi stessi, meglio se un po’ matti, (i matti sono i migliori, dirà spesso il Bianconiglio ad Alice ), di sapere perdonare per continuare a crescere in modo sano e armonioso (se non saprai perdonare diventerai un adulto colmo di rabbia che vive la sua vita solo a metà, mai pienamente  come tanti altri, dirà il Cappellaio Matto alla nostra protagonista ) . Alice, a un certo punto, abbraccia se stessa bambina, perdonandosi e prendendo coscienza di essere una persona che possiede un suo talento unico ed irripetibile. Successivamente, da l’addio al Cappellaio Matto, protagonista del suo mondo meraviglioso ma inesistente, perché legato alla sua immaginazione. dsc_5915Impossibile non commuoversi nel momento del distacco dal suo amico d’infanzia – ho pianto sino ai singhiozzi: non è semplice lasciare andare la nostra infanzia e le persone che ne hanno fatto parte. Alice è diventata grande: il suo momento glorioso lo vive con la Regina di Cuori – alla quale risponde alle domande per testare la sua preparazione scolastica, culturale e personale – e sul finale, quando Alice spegne le candeline del suo diciottesimo compleanno. Ginevra è rimasta immobile per tutta la durata dello spettacolo, affascinata dagli attori e dalla loro capacità d’interagire con il pubblico: hanno saputo catturare completamente l’attenzione di ogni persona all’interno della sala. Che posso aggiungere ancora se non consigliarne la visione?! “Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie” vi aspettano per 10 imperdibili repliche ogni sabato pomeriggio alle 15.30 presso il Teatro Nazionale di Milano.  Scritto, diretto e interpretato da Chiara Noschese (la Regina di Cuori) , con Elisa Lombardi (Alice ) , Mario Accampa (Cappellaio Matto e Brucaliffo) , Raffaella Altiero (Alice bambina) , Matteo Sala (Bianconiglio e Stragatto) e Martino Forte (Lepromatto ), tutti pronti a farvi vivere forti emozioni.

 

Saturday Ginevra and I have lived a very intense Milanese afternoon. Than it would have been, we discovered only vivendolo. We  were invited to the first of the play “Alice’s Adventures in Wonderland”. I did not know exactly if Ginevra would be able to be careful and seated throughout the staging, but the idea to bring the National Theatre to see a show I really liked: I love the idea to get used to all that is our culture . Before entering we made a tasty snack with the now famous puddings Muu Muu & Fruit cameo milk, exposed in a beautiful main entrance desk. Meanwhile, we also met other blogger moms with their daughters: Simona Mazzei with Fiammetta, Sabina Maffei Plozner with Constance. I said goodbye and then we we are ever to our seats. To expect, there were already the firm actors on stage and at 15:30 o’clock kicked off the spettacolo.Da spectators, it was impossible not to be led with attention and participation, to discover our deepest world. If it is true that the story of “Alice in Wonderland” written by Lewis Carroll in 1865 and then reproduced by Walt Disney in 1951 we all know, it is also true that the journey / Saturday afternoon show was so exciting and engaging, to keep us glued to our chairs. No doubt entertaining and educational purposes, the show has set itself the goal of teaching important principles as to always believe in ourselves, preferably a bit ‘crazy, (crazy people are the best, he will often say the White Rabbit in Alice) , to learn to forgive in order to continue to grow in a healthy and harmonious way (if you do not know forgiveness will become a full of anger adult who lives his life only in half, never fully like many others, he tells the Mad Hatter to our protagonist). Alice, at some point, embraces herself as a child, forgiving and becoming aware of being a person who has a unique and individual talent. Subsequently, from the farewell to the Mad Hatter, the protagonist of his wonderful world he does not exist, because it is linked to his imagination. Impossible not to be moved in the moment of separation from his childhood friend – I cried until the sobs: it is not easy to let go of our childhood and the people who have been involved. Alice has grown: her glorious moment is living with the Queen of Hearts – which answers questions to test his educational background, cultural and personal – and the final, when Alice blows out the candles of his eighteenth birthday. Geneva remained motionless for the entire duration of the show, fascinated by the actors and their ability to interact with the public: they knew each person completely capturing the attention in the room. I can still add except consigliarne vision ?! “Alice’s Adventures in Wonderland” are waiting for 10 missed performances every Saturday afternoon at 15.30 at the National Theatre of Milan. Written, directed and starring Chiara Noschese (Queen of Hearts), with Elisa Lombardi (Alice), Mario Accampa (Mad Hatter and Brucaliffo), Raffaella Altiero (Alice’s girl), Martino Sala (White Rabbit and Stragatto) and Martino Forte (Lepromatto ), all ready to make you live strong emotions.

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