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Grana Padano DOP: the true Italian cheese

Eccoci qui, in un bel venerdì di fine ottobre a  raccontarvi la mia bellissima esperienza ad Expo 2015 presso Cascina Triulza, dove Grana Padano ha allestito un vero e proprio caseificio. Per me è stata

DSC_2301Eccoci qui, in un bel venerdì di fine ottobre a  raccontarvi la mia bellissima esperienza ad Expo 2015 presso Cascina Triulza, dove Grana Padano ha allestito un vero e proprio caseificio. Per me è stata una giornata veramente emozionante perché il Grana Padano, come per molti  di voi, non è mai mancato sulla mia tavola  da quando ho memoria e oggi mia figlia sta crescendo con la mia stessa identica e salutare alimentazione. Il  Consorzio Tutela Grana Padano ha reso suo il tema principale di Expo 2015: un’alimentazione sana e bilanciata. Ha elaborato per questo un’innovativa dieta ipocalorica in grado di educare alla gestione del peso mangiando con gusto e seguendo un programma semplice ma scientificamente corretto. DSC_2270 (1)La loro dieta è disponibile sul sito ufficiale ed inoltre vengono proposti moduli di attività fisica personale e good practice che aiutano l’utente ad apprendere l’autogestione del controllo del peso e  tutta la sua fase di mantenimento. Da questo mese è stata rilanciata una App ufficiale che consente di creare la propria dieta anche da Mobile. Ma facciamo un passetto indietro e andiamo alla ricerca delle origini del Grana Padano Dop. Scopriamo subito che la ricetta è stata messa a punto all’inizio del secondo millennio, nel 1135 dai monaci cistercensi nell’ abbazia di Chiaravalle, a pochi chilometri da Milano.DSC_2295 (1)Come oggi, veniva prodotto in apposite caldaie di rame a forma conica e i monasteri venivano adibiti a veri e propri caseifici. Il nome di origine era Caseus Vetus, ma il popolo, che non aveva dimestichezza con il latino lo chiamava semplicemente Grana,per via della struttura granulosa della pasta.  Nel 1996 il Grana Padano ha ottenuto il riconoscimento da parte dell’ Unione Europea alla Denominazione di Origine Protetta D.O.P. A Expo ho vissuto in prima persona le fasi della lavorazione del prodotto ed è stato molto interessante. Ho imparato che il Grana Padana DOP si produce solo con latte crudo che proviene dalla zona di produzione, parzialmente decremato per affioramento naturale, munto non più di due volte al giorno e lavorato in caldaie in rame a forma di campana rovesciata, da ognuna  delle quali si ricavano due forme. DSC_2261Al latte viene aggiunto il siero innesto naturale, riscaldato a una temperatura di 31-33 gradi e addizionato di caglio di vitello per la coagulazione. Poi si procede con la rottura della cagliata con lo “spino” e alla cottura sotto agitazione fino ad una temperatura di 53-56 gradi. La massa caseosa viene lasciata riposare nel fondo della caldaia fino ad un massimo di 70 minuti perché rassodi e spurghi il siero. Infine, con una pala di legno ed un telo, si solleva la massa caseosa all’ interno della caldaia, si avvolge in un telo che deve essere sempre di lino e si posa su un tavolo spersore. La forma a questo punto viene chiusa da una fascera, oggi di plastica, un tempo di legno  e lasciata tranquilla per 12 ore. In fine la “messa in forma” viene  inserita in una nuova fascia di plastica, quella marchiante. DSC_2284 (1)Dopo 24 ore si sostituisce la fascera con una in acciaio costellata da piccoli fori e leggermente bombardata, la quale da al formaggio la famosa forma caratteristica. La forma andrà posta dai 14 ai 30 giorni in acqua salata e poi si passa all’asciugatura e alla stagionatura che va da un minino di 9 ad un massino di 20 mesi. Al nono mese la forma di Grana Padano viene  esaminata con i tradizionali strumenti di controllo e se li supera, riceve il marchio a fuoco che garantisce la qualità. Vedere come nasce il Grano Padano è stata un’avventura stupenda. DSC_2319Ho scoperto che ai bambini piace tanto perché  il Grana Padano ha un gusto che ricorda molto il latte, in particolare quello materno ed è quindi  perfetto per lo svezzamento; inoltre la stagionatura più adatta per loro è quella dei 9 mesi.  Ora scappo cari miei lettori e chiudo con una bellissima notizia: tutte le forme che sono state fatte in questi mesi alla Cascina Triulza verranno messe all’ asta e il ricavato verrà devoluto a favore dell’ Ospedale di NPH Saint Damien Haiti.  Un abbraccio e a presto.DSC_2331 (1)

“Post realizzato in collaborazione con Grana Padano”.

 

Here we are, in a nice friday of the end of October, to tell you my beautiful experience at Expo 2015 by Triulza’ dairy, where Grana Padano has set up a real cheese factory. To me it has been a really exciting day because Grana Padano, as for many of you, never missed on my table since I can remember and today my daugther is growing with my same identical and healthy nutrition. The producers association of Grana Padano perfectly reflects the main theme of Expo 2015: an healthy and balanced nutrition; for this reason it has elaborated an innovative, low calorie diet able to educate to weight management, by eating gladly and following a simple but scientifically correct program. This diet is available on the official website and modules of personal physical activities and good practice are proposed too, in order to help the user to learn self-management of weight control and all its phase of maintenance. This month a new official App has been relaunched which allows to create your own diet also from a mobile phone. But let’s do a little step back and go searching the origins of Grana Padano Dop. We immediately discover that the recipe was fine tuned at the beginning of the second millennium, in 1135, by cistercian monks in the abbey of Chiaravalle, a place situated a few kilometres from Milan. As today, this cheese was produced in specific copper boilers of conical shape and monasteries were assigned to real cheese factories. The original name was Caseus vetus, but the people, who hadn’t familiarity with latin, used to call it simply “Grana”, because of the granular structure of the paste. In 1996 Grana Padano gained from the European Union the reward to Protected Designation of Origin D.O.P. .At Expo I lived in first person all the stages of product processing and it has been so interesting. I learned that Grana Padano DOP is produced only with raw milk which comes from the production area; it has to be partially skimmed through natural surfacing, milked no more than two times a day and processed in copped boilers with the shape of an inverted bell, from each of these two wheels are obtained. Natural graft buttermilk is added to milk, it is warmed-up at a temperature of 31-33 degrees, then it is added calf’ rennet for coagulation. Later they go ahead with the breakage of the curd with the “thorn” and to the cooking under agitation till a temperature of 53-56 degrees. The cheesy mass has to rest in the bottom of the boiler till a maximum of 70 minutes in order to harden and to clean out buttermilk.Finally, with a wooden paddle and a towel, the cheese mass is lifted from inside the boiler, it is wrapped into a cloth that must always be of linen and it is layed on a thick table. At this point, the wheel is closed in a bandage, which today is in plastic,whereas a time was in wood and it is left calm for 12 hours. In the end, the “shaping” is inserted in a new plastic bind, the marking one. After 24 hours, the bind must be changed with a steel one, sprinkled by small holes and lightly bombed, which gives the cheese its famous characteristic shape. The wheel should be put between 14 and 30 days in salt water and then drying and aging from a minimum of 9 to a massimum of 20 months. The ninth month the wheel of Grana Padano is examined with the traditional instruments of control and if it pass this test, it receives the branding that guarantees the quality. Seeing how Grana Padano is born has been a wonderful adventure. I discovered why children love so much this cheese: it’s because Grana Padano has a taste that is similar to milk, particularly the breast one and it’s therefore perfect for weaning; moreover the perfect aging for them is the nine month one. Now I have to run away my dear readers and I’d like to close with some great news: all the wheels that have been made in these months at Triulza’ dairy will be put to auction and the proceeds will be donated to the Hospital of NPH Saint Damien Haiti. A hug and see you soon.

“Post created  eith the collaboration of Grana Padano.”

 

GRANA PADANO - EXPO

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17 COMMENTS
  • Federico Ottobre 30, 2015

    Anch’io mangio il Grana da quando sono nato. Viva l’Italia e cibo che lo rappresenta

  • Damiano Ottobre 30, 2015

    Nicole bella anche in camice bianco, ti invidio mi sarebbe piaciuto tantissimo anche a me fare un’esperienza del genere. Ciao

  • Silvia Ottobre 30, 2015

    Da oggi starò attenta alla stagionatura per comprare il Grana al mio Leo, only 9 month ! Thanks to info, sempre utili i tuoi consigli.

  • Maddalena Novembre 6, 2015

    Buonissimo il formaggio Grana !

  • Simone Novembre 6, 2015

    Spettacolo, ti invidio ! Non puoi dire all’azienda di aprire questi eventi anche a noi comuni mortali ?

  • Luca M. Novembre 6, 2015

    Ciao Nicole, ti ho vista in fiera quel giorno. Mia moglie è una tua accanita followers, si dice così? Scusa ma io non sono molto interattivo. Però ho letto con piacere la tua recensione sul Grana Padano. Brava. Forse diventerò un pò più social man, Ti saluta Cristina.

  • Luisa Novembre 6, 2015

    Buonissimo !

  • Giada Novembre 6, 2015

    Il Grana che delizia. Comunque sono fiera di conoscerti personalmente, perchè oggi giravo su google a cercare delle cose e mi è uscito il tuo nome e mi capita spesso. Brava amica sei TOP

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