Buongiorno,  come state? Tutto bene? Questo è quello che mi auguro per tutti voi. Oggi ho intervistato  un amico, sì un amico di tutti noi, (praticamente è seguito da tutta Italia, e oltre….).  Per me lui è un appuntamento fisso: ogni giorno lo leggo e ogni volta mi fa veramente ridere non ne sbaglia una, ma ha anche la capacità di farmi riflettere e credetemi per me non è una cosa scontata… Non ha bisogno di presentazioni lui è Antonio Andrea Pinna….

1. Iniziamo dal principio.,.ti chiami Antonio Andrea Pinna e sei famoso per “LePerlediPinna”, come ti chiamano gli amici? 

Allora gli amici storici mi chiamano Pinna, perché a scuola ci si chiamava per cognome. Gli amici recenti mi chiamano Andrea e quelli che non sono ancora amici Antonio. No, non ho conflitti con la mia personalità. Sono semplicemente UNO e TRINO. 🙂

2. 🙂 Bene Andrea, ti chiameremo così anche noi, il mio blog tratta dell’argomento soprattutto mamma-bambino, ci vuoi raccontare il tuo rapporto con la tua mamma? 

Viscerale. La mia mamma, che ironicamente da sempre chiamo PANINA, è la persona più importante della mia vita. Fin da quando ero piccino ho avuto con lei un rapporto profondissimo, spesso pure esagerato. Per farvi un esempio, piangevo se andava alla toilette perché non potevo entrare con lei.

3.Ti descrivi da ragazzino?

Ero un bambino strano. Viziato, insicuro, problematico e sognatore. Problematico non in maniera seria, ma le mie attitudini un po’ inconsuete mi hanno creato diversi problemi nel relazionarmi con gli altri bambini. Mentre i miei compagnetti giocavano a calcio, io imparavo a memoria le canzoni di Madonna o guardavo le sfilate di Versace. Non è stata una passeggiata. Ma sono qui, contento del percorso che ho compiuto.

4.“LePerlediPinna” ti hanno fatto diventare super popolare, ma quando hai capito che ciò che scrivevi poteva diventare il tuo lavoro?

L’ho capito quando, 3 anni fa, avevo più fan su Facebook della Marcuzzi. Mi son detto: “Io non ho le gambe storte. Mi devo dar da fare!”

5.Da quando hai intrapreso questo cammino lavorativo qual’è una dell’emozione più forte che hai provato?

La presentazione del mio libro presso la sede del quotidiano più importante della mia Regione: “L’Unione Sarda”. Un sacco di gente, la mia famiglia, gli amici. È stato bellissimo.

6.Ciò che scrivi apparentemente può sembrare nel bene o nel male frutto del tuo istinto, ma a me sembra invece che “dietro” alle “PerlediPinna”ci sia un vissuto, a volte anche una sofferenza e comunque una grande riflessione che solo menti brillanti come la tua sono in grado poi di farci sopra dell’autoironia, ci sono andata vicina?

Molto. Non tutto arriva dall’esperienza personale, ma buona parte dell’ispirazione migliore viene dal mio vissuto. Me ne son capitate tante, e ora strumentalizzo le “sfortune” in racconti, battute e “perle” ironiche da condividere con i miei lettori.

7. Oggi anche i bimbi possono indossare le tue “Perle”, come scegli le tue citazioni per loro…

Non è facile scrivere per i bimbi. È facilissimo scadere nel volgare, e provo ad essere ironico con dolcezza.

8. Dalla tua esperienza pensi che la nostra generazione sia una generazione di sfaticati o che viviamo piuttosto in una società che ci da poco spazio? 

Penso sia una generazione di gente disillusa. Ci avete tutti detto che studiando avremmo trovato lavoro, e invece facciamo stage a titolo gratuito. Siamo incazzati, arresi, stufi.

9. Sei di Cagliari, ma da poco ti sei trasferito a Milano, com’è stato l’impatto?

Ottimo. Milano sarà grigia, ma ti ripaga di quello che il clima non ti concede con una marea di opportunità.

10. Un sogno ancora nel cassetto, ce lo sveli?

Essere intervistato da Daria Bignardi a “Le invasioni Barbariche”.

11. Per finire, “LePerlediPinna” sono tutte famose, me ne crei una a DOC per il Nichylove?

Parlate ai vostri figli come fossero adulti e crescerete bambini intelligenti. E non pupazzetti rincretiniti da canzoncine e giochini che non fanno ridere nessuno.

 

Che dire? E’ adorabile! Saluto con un abbraccio forte Andrea (a cui devo un caffè la prossima volta che sarò a Milano )… e quando vuole e lui lo sa,  il mio blog (con grande onore) è a sua completa disposizione!

Un abbraccio a tutti voi.

 

 

 

Good morning, how are you? Is everything ok? I hope all of you are doing great. Today I interviewed for you someone who is a friend to all of us (he is basically followed from the entire country of Italy and more…). To me he is a daily commitment: I read his articles every day which are always very funny and couldn’t be more exact and precise. But besides making me smile he also knows how to make me think, which is not something to be taken for granted…he doesn’t need an introduction, he is Antonio Andrea Pinna.

1. Let’s start from the beginning…your name is Antonio Andrea Pinna and you are famous for your column “LePerlediPinna”, what do your friend call you?

Well, my old friends call me Pinna, as in school we used to call each other by our last names. As for the most recent friends, they call me Andrea, and those who are not friends yet, they call me Antonio. No, I don’t suffer from multiple personality disorder. I simply am ONE in THREE. J

2. J Fine, so we’ll call you Andrea! My blog is mostly focused on the mother-child topic, would you like to tell us about the relationship between you and your mom?

I would say it is visceral. My mom, who I have always called PANINA, is the most important person in my life. Since I was I child I have always had an extremely fond relationship with her, sometimes maybe even exaggerate. Just to give you an example, I used to cry when she had to go to the toilet because I couldn’t go with her.

3. Can you describe yourself as a child?

I was a weird kid. Spoiled, insecure, difficult and a big dreamer.  I wasn’t difficult in a bad way, but my unusual habits caused me several social issues. While my schoolmates would play soccer, I would learn by heart some of Madonna’s songs or even watch Versace’s fashion shows. I can say it hasn’t been a walk in the park. But here I am, satisfied of the path that I have followed.

4. “LePerlediPinna” made you super famous, but when exactly did you understand that your words could have become your job?

I figured that out three years ago, when my fans on Facebook were actually more than Alessia Marcuzzi’s. I told myself: “I don’t have crooked legs, I need to get down to business!”.

5. Since you have started this career, which is the strongest emotion you have experienced?

It certainly was the presentation of my book at the headquarter of the most important daily newspaper in my region: “L’Unione Sarda”. So many people, my family, my friends. It was awesome.

6. What you write could sometimes seem to be, for better or worse, extremely instinctive, but I actually think that behind “PerlediPinna” there are lots of experiences, maybe even pain, but definitely a great work of thinking that only a bright mind like yours can do, and be able to turn it into sarcasm, I am mistaken?

Nope, you are very close. Not everything comes from personal experience, but a good amount of my best inspiration comes from my past. I have been through a lot and what I do now is take advantage of my “bad times” and turn them into stories, jokes and sarcastic bloopers that I like to share with my readers.

7. Now kids can wear t-shirts with your words printed on them, how do you choose the quotes for them?

It’s not easy to write for children. It is instead extremely easy to fall into rudeness, so I try to be sarcastic but in the sweetest way.

8. According to your experience, do you think that our generation is mainly characterized by lazy people or do we have to blame the society for not giving us enough possibilities?

I think people of our generation are mostly disappointed. We have always been told that studying would have gotten us a job but all we get to do are unpaid internships. We are simply mad, we have given up and we are sick and tired.

9. You are originally from Cagliari but you just recently moved to Milan, how was the first impression?

Great. I know Milan is quite a grey city but the numerous opportunities that it offers certainly pay back for the weather.

10. Do you still have a childhood dream? Can you tell us something about it?

Well, being interviewed by Daria Bignardi in her TV show “Le invasion barbariche”.

11. Last but not least, “LePerlediPinna” are all famous. Would you create one ad hoc for the Nichylove?

 

Talk to your children like they were adults and you will raise intelligent kids, instead of making them go nuts with stupid little songs and toys.

 

Absolutely adorable! I give a big hug to Andrea (whom I owe a coffee for next time I will be in Milan)…and he knows that whenever he wants my blog will be (honored to be) at his complete disposal!

Hugs to all of you.